Archivio mensile:dicembre 2009

Intervista a Lorenzo Gandolfi

Anche se non ha attinenza immediata con i contenuti di questo sito, ho deciso di pubblicare un’intervista a Lorenzo “Lollo” Gandolfi, responsabile del settore giovanile del Basket Rimini, apparsa sul blog di Andrea Schiavi. Lollo racconta la propria esperienza, ponendo in particolare l’accento sugli elementi educativi del lavoro  di allenatore e confermando implicitamente uno dei massimi valori che, a parer mio, lo sport possa insegnare: attraverso il gioco è possibile imparare ad accettare e a rispettare le regole del gruppo, addirittura divertendosi. In un momento storico in cui le istituzioni educative convenzionali – dalla famiglia alla scuola – vedono fortemente indebolito il proprio impatto nella vita dei ragazzi, le società sportive rappresentano a tutti gli effetti delle micro-comunità all’interno delle quali si diventa uomini. Buona lettura.

D: Cosa significa per te costruire un buon settore giovanile?
R: Costruire una “casa” dove tutti, dai ragazzi agli allenatori, si sentano a loro agio e si sentano soprattutto coinvolti in prima persona. Questo indipendentemente dal livello.
D: Che cosa non può assolutamente mancare per avere un buon settore giovanile?
R: La programmazione e l’organizzazione del lavoro attraverso l’ottimizzazione delle persone e del tempo.
D: Quali aspetti tecnici prediligi nel tuo modo d’insegnare la pallacanestro ai giovani atleti del tuo settore giovanile?
R: Arrivare alla conoscenza del gioco attraverso l’uso dei fondamentali. Ripetizione del gesto con difficoltà sempre diverse.
D: Come riesci a far capire ai tuoi giocatori l’importanza di allenarsi sempre al massimo, di diventare ottimi atleti prima che buoni giocatori, l’importanza di una dieta specifica…?

R: Mi piace creare buone abitudini. Le cattive abitudini sono la prima cosa che cerco di eliminare nei nuovi gruppi o nei nuovi ragazzi. Esiste un momento per ogni cosa. Forse il fatto di avere ragazzi in foresteria con molta “fame” contagia gli altri. Fondamentale la completa sintonia col preparatore atletico. Anni fa la presenza del preparatore in palestra era motivo di malumore oggi invece si divertono.
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